In un percorso di benessere personale e di allenamenti sappiamo quanto sia importante mantenere la motivazione alta. Esistono molti metodi per farlo ma ce n’è uno che per me rimane sempre il modo
più soddisfacente ed obiettivo.
È semplice generalizzare, porsi degli obiettivi teorici da raggiungere “prima o poi” attraverso grande impegno, ma fidati, questo non basterà. Sono infatti le applicazioni pratiche che ci fanno capire nel concreto come stiamo lavorando, cosa cambiare e cosa tenere. Insomma, ci fa individuare i rami secchi da tagliare e capire quanto nutrimento serve per far fiorire una pianta ancora più rigogliosa.
Un programma perfetto sulla carta, infatti, può rivelarsi durante l’applicazione, sbagliato per noi o per i nostri ritmi e non c’è niente di assurdo: ricalibriamo e aggiustiamo il tiro (per questo per me sono fondamentali i nostri check mensili, ed è proprio di questo che voglio parlarti).
Quindi nel concreto qual è questo metodo?
Il monitoraggio del nostro percorso di allenamenti.
Esatto. È fondamentale poter costruire un percorso di crescita tangibile.
Già prima di iniziare il “grande viaggio” è importantissimo fare un esame preliminare: fare delle foto del “prima”
e le relative misure del nostro corpo, per scattare una vera e propria istantanea della nostra persona. Questo è fondamentale anche per il coach, che riesce a inquadrare la tua persona e studiare la corretta strategia di allenamento per raggiungere i tuoi obiettivi.
Una volta intrapreso il percorso di allenamenti, iniziamo a monitorare la situazione attraverso delle scadenze i
n cui effettuare il nostro “esame” intermedio. Io consiglio di porsi delle scadenze mensili, un vero e proprio check della situazione: controlliamo peso, misure, e nuove foto.
Non sempre ci saranno cambiamenti evidenti, ma questo è un momento fondamentale.
Se per molte è facile capire il proprio stato di salute, ascoltare il proprio corpo, per altre non è così: essere messi di fronte a dati obiettivi ci fa prendere atto del nostro lavoro e condividendo tutto questo possiamo ricreare un metodo cucito su misura per noi.
Tra l’atleta e il coach dev’esserci grande interazione per capire cosa sta funzionando e cosa no, chiarire ogni dubbio e cercare di applicarsi all’allenamento in modo sincero.
Quando si impara ad ascoltarsi e condividere il proprio percorso, monitorare diventa una parte essenziale, senza esserne ossessionati, ma vedendola come una sfida al continuo miglioramento.